Articolo tratto da: Telestense del 12/02/2013 | |
11 feb 2013 E' stata la figura di Ercole I d'Este a dominare il Carnevale Rinascimentale di Ferrara, la manifestazione che ha regalato alla città di Ferrara uno straordinario fine settimana. Grande la soddisfazione espressa dagli organizzatori, ma anche da tanti cittadini e turisti, coinvolti nella girandola degli episodi che si sono dipanati tra le vie e le piazze del centro storico e dagli operatori commerciali, negozi, bar, ristoranti, per il numero delle presenze che ha dato un po' di fiato, a quel settore del commercio che, di qualche ulteriore iniezione di fiducia ha un gran bisogno. I due momenti centrali, per quanto riguarda la cronaca di sabato pomeriggio hanno avuto come teatro, la piazza Municipale ed il cortile del Castello Estense. Nel primo caso, le Contrade di San Giorgio, San Benedetto, Santo Spirito, Santa Maria in Vado e la Corte Ducale, hanno dato vita a danze, duelli, dimostrazioni di sbandieratori e giullarate, in attesa che i banditori prima e l'araldo poi, leggessero l'editto che ha dato il via ai festeggiamenti del Carnevale, riprendendo quanto avvenuto in occasione di quello datato 1483, in occasione della Guerra del sale. Ercole, con il suo corteo, salutato da due colpi di cannone, ha quindi raggiunto il Cortile del Castello Estense, attraversando corso Martiri della Libertà e piazza Savonarola, mentre le Contrade di San Giacomo, San Paolo, San Luca e San Giovanni, proponevano spettacoli ed esibizioni per allietare i presenti. E' qui, in questa splendida ambientazione, che sono stati rievocati i fasti del carnevale dell'11 febbraio del 1483 quando, come si legge nella cronaca di Ugo Caleffini, andarono in scena "Festa et balli facti in Castello a confusione dei venetiani". In quegli anni infatti, la città era impegnata contro Venezia, nella Guerra del Sale e si pensò di confondere il nemico che l'assediava, con una festa. La rappresentazione ha narrato dunque dell'organizzazione della festa in maschera ed è stata scandita dagli intermezzi di danza proposti dalle Contrade di Santa Maria in Vado, San Giacomo e Santo Spirito, dagli intermezzi e dalle bagatelle dei nobili. Alla festa infine è intervenuto poi Frate Cipolla che dopo aver litigato con Messer Carnovale, si è lasciato coinvolgere nelle danze ed in particolare in una farandola che ha poi riportato tutti in piazza Castello, per continuare la festa fino al falò conclusivo. |
Martedì, 12 Febbraio 2013 00:00
Carnevale rinascimentale: il coraggio della prima edizione
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Rassegna Stampa