Domenica, 09 Giugno 2013 00:00

Museo diocesano con le opere "chiuse"


La Nuova Ferrara del 09/06/2013  ed. Nazionale  p. 8
 

Ieri il primo sopralluogo a San Paolo dove sono custoditi autentici capolavori: occorreranno 6 milioni per il restauro

di Gian Pietro Zerbini Un grande museo diocesano composto con le innumerevoli opere di straordinaria bellezza attualmente custodite nelle tante chiese di Ferrara ancora chiuse per il terremoto. È l'idea annunciata da don Stefano Zanella, responsabile per i beni monumentali e l'edilizia di culto della diocesi di Ferrara-Comacchio, che potrebbe essere operativa a breve tempo. Il tutto confermato dopo il sopralluogo, il primo ufficiale dopo il sisma del maggio 2012 effettuato ieri mattina all'interno della chiesa di San Paolo, realizzato con alcuni esponenti dell'associazione culturale storica "Salinguerra II". È dentro quello che viene definito il Pantheon di Ferrara per le sepolture illustri, ci sono alcune delle opere più belle della pittura estense della seconda metà del cinquecento. «È un peccato - dichiara don Zanella - che questi capolavori dell'arte rimangano chiusi e non fruibili al grande pubblico. Solo qui a San Paolo c'è un patrimonio artistico inestimabile con opere pittoriche tra gli altri del Bastianino, dello Scarsellino, di Girolamo da Carpi, di Giacomo Parolini (pittore tardo seicento) e sculture di Luzzaschi, Cascella, Lollio. Sarebbe opportuno trasferire questi capolavori in una struttura accessibile al pubblico che potrebbe diventare una splendida pinacoteca con opere di pregio non solo di San Paolo ma anche delle tante altre chiese che sono costrette a rimanere chiuse perché inagibili». E questo luogo potrebbe essere il palazzo arcivescovile, in pieno centro e dotate anche di ampi saloni e stanze. La situazione di San Paolo è molto delicata. Dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina si è notata l'infiltrazione d'acqua nel pavimento e le parete, solitamente scure, che appaiono più chiare per effetto di una patina di muffa. Alcune statue sono presentano evidenti segni di deterioramento. «Complessivamente - dichiara don Zanella - il restauro di San Paolo verrà a costare 6 milioni di euro, poco meno di un milione per risanare le fessurazioni provocate dal terremoto e circa 5 milioni per una pulizia generale delle navate, dell'abside e del transetto. Ci vorranno anni prima di vedere nuovamente riaperta al culto questa bellissima chiesa e proprio per questo stiamo mettendo in cantiere il progetto del museo diocesano, che potrebbe essere un ulteriore attrattiva per i turisti in visita a Ferrara e alla ricerca di capolavori dell'arte». La chiesa di San Paolo era stata chiuso al culto nel 2006, sei anni prima del terremoto, per alcune infiltrazioni dal tetto. Ora i danni ovviamente si sono accentuati non solo per le scosse del sisma, ma anche perché la struttura, chiusa da 7 anni, avrebbe bisogna di aria e di vita.
Domenica, 09 Giugno 2013 00:00

Marchioni Campi è il presidente

Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 09/06/2013  ed. Nazionale  p. 7  

Eletto il responsabile ferrarese dei giovani di Confagricoltura

Cristian Marchioni Campi, 27 anni di Copparo è il nuovo Presidente dei giovani di Confagricoltura Ferrara. Marchioni subentra a Bianca Maria Giovannini che ha guidato Anga Ferrara negli ultimi tre anni. Marchioni conduce direttamente un'azienda di circa 28 ettari a Copparo e in minima parte a Comacchio, a vocazione frutticola e cerealicola. Sono stati nominati vice-presidenti Christoph Siller, conduttore di unità produttive nel Comune di Tresigallo e Massimiliano Franceschetti, conduttore di azienda agricola nel Comune di Voghiera. Entrano in Consiglio Michele Bellettato, Nicola Corradini, Guido Gilioli, Bianca Maria Giovannini, Barbara Grossi e Marco Lavezzi. «Condivido pienamente - ha detto il neo presidente - quanto affermato dal neoeletto presidente nazionale dei giovani di Confagricoltura Raffaele Maiorano, che nel corso di una recente audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha affermato l'urgenza di istituire un programma d'intervento scolastico nazionale, per la transazione scuola-lavoro e post-scuola, oltre a politiche finalizzate all'alternanza studio-lavoro, ovvero esperienze pratiche in azienda connesse alla didattica. L'Italia è infatti uno dei pochi paesi dell'Unione europea che non prevede tali pratiche, che dovrebbero essere propedeutiche per la scelta del percorso universitario e per l'inserimento in un settore professionalizzato come è quello dell'agricoltura odierna». «Voglio ringraziare Bianca Maria Giovannini - ha concluso Marchioni - per l'impegno profuso nei tre anni che ha trascorso alla guida di Anga Ferrara. Raccolgo il testimone, con la consapevolezza che occorre compiere ogni sforzo per rappresentare e tutelare le imprese agricole ferraresi condotte dai giovani. Sono il futuro del settore e del Paese». (a.t.)
Sabato, 25 Maggio 2013 15:25

Nero su Bianco - Edizione 2013

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Lunedì, 13 Maggio 2013 12:07

S. Giacomo-S. Luca: 4-3 come al mundial

Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 13/05/2013 , articolo di STEFANO LOLLI  ed. Ferrara  p. 3  

 

SBANDIERATORI MATCH APPASSIONANTE TRA I DUE BORGHI. E PER LE CORSE SAN PAOLO INGAGGIA IL PRIMO FANTINO STRANIERO

di STEFANO LOLLI FINISCE come allo stadio Azteca tra Italia e Germania: 4 a 3, al termine di un match altrettanto appassionante. San Giacomo e San Luca macinano successi nelle gare degli sbandieratori e dei musici, graziate dal maltempo e seguite in piazza Municipale da un pubblico folto ed entusiasta. A centrare la prima impresa, sabato sera, è stato San Luca. Nella prova d'apertura dei giochi, i rossoverdi hanno vinto la Grande Squadra, superando (di un'incollatura: 23,63 a 23,27) gli avversari storici di San Giacomo. Un'impresa frutto del rinnovamento nel dream team sanluchino - ben sei giovani lanciati nella squadra assoluta - ma anche del fatto di schierare ben 16 sbandieratori contro i 12 in campo per l'Aquila Bianca. Azzardo ed energia hanno pagato, e per il terzo gradino del podio San Giovanni ha sfruttato il carisma del suo campione emergente, Nicolò Chiodi. Per San Luca immediato il bis con la vittoria dei Musici (anche in questo caso davanti a San Giacomo; terzo Santo Spirito). Nel singolo, settima vittoria consecutiva dell'imbattibile Andrea Baraldi; il supercampione di San Giacomo non ha lasciato margini agli avversari, anche se rispetto al 2012 lo scarto con Nicolò Chiodi di San Giovanni si è lievemente ridotto (27,56 contro 24,97). Bella prova di Francesco Pilati di San Luca, capace di conquistare il terzo posto. UNA DELLE BANDIERE vincenti di Andrea Baraldi, è stata donata ad un rappresentante della parrocchia di San Benedetto per l'asta che si terrà il 29 maggio, a favore della ristrutturazione della chiesa di corso Porta Po. Ieri pomeriggio prime a scendere in lizza le Coppie: Andrea Baraldi e Giacomo Malagoli di San Giacomo, campioni nazionali in carica, hanno imposto la legge dei più forti. Inedito il fatto che a Baraldi, durante l'esibizione, sia caduta a terra una bandiera. Al secondo posto Francesco Pilati e Andrea Colosi di San Luca, meritatamente terzi Marcello Vezzelli e Alessandro Tortorici di Santa Maria in Vado. Gara conclusiva, quella della Piccola Squadra: nuovo successo per l'Aquila Bianca di San Giacomo, che ha prevalso nuovamente su San Luca con San Giovanni sul terzo gradino del podio. Con questa vittoria il Borgo gialloblu si è imposto anche nella Combinata, mentre San Luca ha ottenuto il primato nella Coreografica. ORA OCCHI e cuori sono già proiettati al Giuramento ed all'iscrizione dei campioni, in programma sabato prossimo in Castello. Al proposito, si completa il lotto dei fantini che si contenderanno la vittoria in piazza Ariostea; il Rione San Paolo ha ingaggiato, ed è un fatto storico per il Palio di Ferrara, un fantino straniero. Si tratta dell'albanese Adrian Topalli, che però vive a Fucecchio e che proprio in Toscana si sta conquistando spazio e fama nei cosiddetti 'paliotti' di provincia. Di recente ha vinto a Bomarzo, l'anno scorso ha provato anche a Siena ed ora correrà a Ferrara con l'ambizione di entrare in piazza Ariostea ed uscire dritto in piazza del Campo.

Lunedì, 22 Aprile 2013 00:00

Uno stregatissimo omaggio al Duca

Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 22/04/2013  ed. Nazionale  p. 11  

Il corteo del rione di San Paolo verso il Castello Estense dove si è svolto il tradizionale Omaggio al Duca (nella foto), è stato aperto dalla marcia trionfale dell'Aida suonata dalle chiarine del gruppo proveniente da Bibbiena (Arezzo), ospite della contrada ferrarese. Un lungo corteo che nonostante la pioggia non ha rinunciato alla storica manifestazione per la gioia dei numerosi turisti. La performance si è aperta con il ballo Verzeppe di Domenico da Piacenza e con Colinetto una coreografia creata sul tenor o voce dominante e la danza francese Branle des chevaux. Molto applaudita è stata poi l'esibizione di Alexix, 9 anni, promettente sbandieratore, che ha preceduto quella degli sbandieratori esperti per i quali è proseguito l'applauso. Il tema dell'Omaggio che ha rappresentato un'anticipazione della serata dell'iscrizione delle contrade al Palio, ha visto come protagonista l'inquisitore di Ferrara Frate Tommaso della chiesa di San Domenico che ha letto un lungo invito ai cittadini, metà in volgare e metà in latino, di denunciare chi fosse sospetto di eresia e anche chi fosse accusato di praticare la stregoneria. (m.g.)
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 22/04/2013  ed. Ferrara  p. 4  

PROSEGUONO gli appuntamenti dell'Omaggio al duca (foto). I colori bianconeri del rione San Paolo, sono stati protagonisti ieri mattina nel cortile del Castello Estense. Presenti gli sbandieratori di Bibbiena, città nella quale lo scorso anno si è tenuta la rassegna "L'arte di maneggiar l'insegna" e alla quale il Rione San Paolo ha partecipato, presentando la Grande Squadra. Il tutto è stato accompagnato dalle evoluzioni degli sbandieratori ferraresi e dal suono del gruppo musici.
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 05/03/2013  ed. Ferrara  p. 6  

 

PALIO SUCCESSO DEGLI ESTENSI AL TORNEO INDOOR

HANNO volato in alto le bandiere ferraresi che hanno partecipato lo scorso fine settimana all'IX Torneo indoor Città di Volterra. Nelle gare del singolo il Borgo San Giovanni, con Chiodi si è aggiudicato il quarto posto, dietro all'Associazione Rioni di Copparo, Sestiere Porta Romana - Ascoli Piceno e Principi d'Acaja - Fossano. La Contrada San Luca, con Pilati, si è invece fermata al settimo posto. NEL doppio hanno centrato il primo posto in classifica Baraldi e Malagoli (della Contrada San Giacomo) per l'Ente Palio della Città di Ferrara, mentre la coppia Chiodi - Ramari di San Giovanni si è classificata terza, con alle spalle al quarto posto il borgo San Luca con Colosi - Pilati. Nella Piccola Squadra San Luca ha ottenuto il gradino più alto del podio, seguita dall'Ente Palio della Città di Ferrara con la squadra di San Giacomo. Al sesto posto troviamo San Giorgio, che pure ha gareggiato per l'Ente Palio. Plauso dai dirigenti dell'Ente Palio ai ragazzi di Ferrara che con passione e dedizione onorano sempre i colori delle contrade e dell'Ente Palio stesso.

Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 04/03/2013 , articolo di STEFANO LOLLI  ed. Ferrara  p. 2  

Mons. Luigi Negri si è insediato

Di STEFANO LOLLI «DA OGGI INIZIA una pagina nuova nella mia vita...». Sono le 14,58 quando l'auto che porta a Ferrara il nuovo arcivescovo Luigi Negri si ferma subito dopo il casello dell'autostrada; il successore di mons. Rabitti si guarda attorno, abbraccia i parroci giunti a dargli il benvenuto sul primo metro in terra estense. Rivolge gli occhi a terra, si inginocchia, benedice i presenti, e presagendo la domanda che chiunque vorrebbe porgergli, promette di essere «testimone credibile della presenza di Cristo, generatore e rigeneratore di questa Chiesa, per renderla più adatta al compito che il Papa ci ha affidato». INIZIA COSI' la 'missione' di mons. Luigi Negri a Ferrara; rapidamente il corteo si trasferisce a San Giorgio. Sul piazzale gli sbandieratori, le autorità, tanta gente da cui parte il primo applauso; la basilica, invece, è gremita di giovani. In quattro salgono sul podio a rivolgergli il saluto; il primo scambio simpatico è rappresentato dal dono di un manifesto coi messaggi dei ragazzi su foglietti di carta. «E' il nostro Twitter, non lo potrà cancellare facilmente!», sorridono gli scout porgendogli il poster. Altri due giovani (Federico Turrini e Anna Fabrizi) gli rivolgono domande; Anna in particolare chiede «come ci si può innamorare senza che il sentimento sfoci nella noia». Le risposte di mons. Negri sono stringate («ma ora ci ritroveremo spesso», promette), non mancano però riferimenti curiosi. Promettendo di mettere nell'impegno pastorale «giovanile baldanza» evoca... Gigliola Cinquetti: «Ero arrivato in una fase della mia vita in cui si dice Non ho l'età, come in quella canzone - sorride aggiustandosi gli occhiali -, ma sono stato chiamato a un compito importante». Sull'amore, cita Sant'Agostino ma anche lo Shakespeare di Romeo e Giulietta: «L'innamoramento è esperienza necessariamente religiosa, oppure diventa pura possessività...». L'APPLAUSO dei ragazzi scioglie l'emozione da cui mons. Negri sembra pervaso: «Pregate per me, mi raccomando», dice uscendo da San Giorgio. Sul palco, i saluti col sindaco Tiziano Tagliani, il prefetto Provvidenza Raimondo, e in rappresentanza della Provincia l'assessore Caterina Ferri («ma lei è giovanissima!», sorride il neo arcivescovo). Poi una foto con gli sbandieratori: «Lo dirò al vescovo di Siena che il 'nostro' Palio è più bello», ride risalendo sull'auto - condotta dai gentiluomini del Papa Teodorico Nanni e Alfredo Santini - che in corteo lo porta in Curia. Alle 17 il solenne insediamento, seguito da una folla record; dalle 19 porte aperte a palazzo Arcivescovile, per il saluto delle autorità e di un migliaio di ferraresi comuni. Alle 20,45 l'arcivescovo si congeda, non prima di aver sorseggiato un bicchiere d'aranciata e gustato una fetta di mortadella: «Iniziamo bene - scherza -, anzi benissimo».
Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 04/03/2013  ed. Nazionale  p. 8  

La significativa presenza di rappresentanti della contrada di San Giorgio davanti alla basilica e poi di tutte le contrade davanti al duomo hanno permesso all'arcivescovo Negri di fare una battuta campanilistica sul palio di Ferrara e al fascino di questa manifestazione storica. «Vedendo la bravura di questi sbandieratori - ha detto - la bellezza dei colori dei vestiti e della bandiere, vorrà dire che quando incontrerò il vescovo di Sieno gli dirò che il palio di Ferrara non ha niente da invidiare al suo».
Articolo tratto da: Estense.com del 04/03/2013    

4 marzo 2013 Grande accoglienza della città per il nuovo vescovo che promette responsabilità nel sociale Difficile immaginare un'accoglienza più calorosa per monsignor Luigi Negri, nuovo arcivescovo delle diocesi di Ferrara e Comacchio. Autorità locali, scuole cattoliche e contrade del Palio hanno infatti accompagnato le migliaia di fedeli presenti tra la basilica di San Giorgio e il duomo di piazza Trento Trieste nei festeggiamenti riservati all'inserimento di una personalità alla quale, oltre alla sua importanza all'interno del mondo della Chiesa, viene riconosciuto anche un non comune spessore intellettuale, sociale e filosofico. Il primo giorno del nuovo vescovo comincia alle 15 quando, giunto al casello di Ferrara Sud, Negri scende dall'automobile per inginocchiarsi e baciare il suolo del territorio che si troverà a guidare durante il suo servizio. Più un omaggio che una vera cerimonia, durante il quale le autorità cristiane locali gli coprono le spalle con l'abito talare dalla nuova arcidiocesi. Ma le vere celebrazioni cominciano pochi minuti dopo, quando monsignor Negri giunge alla Basilica di San Giorgio dove prende ufficialmente contatto con la nuova comunità. Una comunità che non poteva riservargli benvenuto migliore, con file di sbandieratori su entrambi i lati del tappeto rosso e un palco esterno sul quale spiccano il sindaco Tiziano Tagliani e il prefetto Provvidenza Raimondo. Ma ancor prima degli incontri istituzionali, la priorità del nuovo arcivescovo si trova all'interno della basilica, dove Negri offre il primo omaggio alle reliquie di San Maurelio e si confronta con i giovani delle scuole e delle organizzazioni cattoliche. "Vengo da voi con giovanile baldanza - spiega il nuovo vescovo - per condividere tutto quello a cui deve aspirare una comunità cattolica". Un discorso rivolto soprattutto ai più giovani, ai quali Negri esprime il proprio concetto di amore cattolico prendendo spunto da passaggi di Sant'Agostino e addirittura di Romeo e Giulietta di Shakespeare. "L'innamoramento è un'esperienza intimamente religiosa: se non fosse così sarebbe solo un senso di possesso. Viene un momento della vita, il vostro, in cui occorre prendere coscienza di ciò che accade. Io non sarò l'unico aiuto su cui potrete contare nel vostro percorso, ma cercherò di essere come il punto ultimo, quello su cui potrete contare per aprirvi e confrontarvi. Cercherò di corrispondere alla vostra vicinanza con affezione"'. Dopo aver pregato davanti alle reliquie di San Maurelio il vescovo esce dalla basilica per salire sul palco dove lo attendono le autorità militari e istituzionali locali, con tutti i sindaci della provincia venuti ad accogliere il nuovo arrivato. A dargli a dargli il benvenuto è il sindaco Tiziano Tagliani, che saluta a nome di tutti i ferraresi e sottolinea come vi sia un intreccio che lega questo territorio alla Chiesa fin dalla fondazione di Ferrara. "Spero che durante la sua permanenza possa avere la possibilità di camminare e girare in bici per la città - esordisce Tagliani - affinché possa vedere l'accoglienza e il desiderio di speranza e comunicazione dei cittadini". Il sindaco infine sottolinea come la comunità aspetti le nuove elezioni pontificie come "un momento di attesa trepidante", anche per dare ordine all'attuale situazione politica e sociale "che vede un tessuto economico molto provato dal sisma e dalla crisi, ma anche una cittadinanza desiderosa di ripartire. Le organizzazioni cattoliche - conclude il sindaco - in questo momento storico sono una risorsa inestimabile proprio per la loro disponibilità". L'arcivescovo Negri, assai grato per "lo squarcio significativamente realistico dato dal sindaco", evidenzia come la crisi possa essere "una grande opportunità per agire di fronte a se stessi, superando le tentazioni nichilistiche" e proprio per questo sente di lodare la parola "intreccio" usata da Tagliani, poiché si sente così "chiamato alla responsabilità attraverso l'entrata della Chiesa nella società per dare il proprio contributo. Una Chiesa che "non è solo un'istituzione, ma è soprattutto il popolo del Signore che tende a lavorare e camminare insieme per il bene comune".
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