Rassegna Stampa

Rassegna Stampa (67)

Mercoledì, 18 Gennaio 2017 08:07

Il segreto del Marchese alla Sala Estense

Inserito nel programma de Il Paese di Babbo Natale, lo spettacolo, che non è potuto andare in scena il 16 dicembre per cause tecniche, viene presentato ufficialmente.

La Compagnia teatrale "La Vipera", facente parte della Contrada Rione San Paolo, porta in scena martedì 24 gennaio alle ore 21:15 una nuova commedia intitolata “Il Segreto del Marchese". La rappresentazione in atto unico e testo originale della scrittrice Giulia Tiozzo vedrà inoltre la partecipazione del gruppo "Armonie di Danza". Il testo presenterà un impianto narrativo molto diverso dalle precedenti rappresentazioni. Lo svolgimento sarà infatti caratterizzato da continue sorprese nelle quali il vero protagonista sarà il pubblico in sala. L'intento dell'autrice è quello di astrarre lo spettatore su piani immaginari completamente diversi, fino a condurlo a un inaspettato e inedito finale. Il pubblico, in un contesto assolutamente divertente, sarà guidato verso una doppia veste di osservatore e parte stessa dello spettacolo. Oltre al già citato finale a sorpresa non mancherà una morale introspettiva e allegorica che ci costringerà a riflettere sulle "maschere" che ciascuno di noi indossa ogni giorno.

Una commedia nella commedia che si preannuncia coinvolgente e frizzante, molto distante dalle narrazioni lineari tipiche della consueta prosa teatrale. Oltre al già collaudato cast della Compagnia della Vipera costituito dagli attori Cristian Campi, Susanna Benini, Giulia Tiozzo, Sergio Montanari, Massimo Brescanzin, Pier Francesco Perazzolo e Massimo Bellati (già autori di precedenti commedie), "ll segreto del Marchese" vedrà il debutto dell’attrice Alice Marcato. Alla regia audio video e luci Simone Stecchi. Presenterà la serata Monica Braiati.
L’appuntamento per il pubblico, è quindi per il prossimo martedì 24 gennaio alle ore 21:15 presso la Sala Estense in Piazza Municipale a Ferrara, con ingresso a offerta libera. La Compagnia teatrale La Vipera, la Contrada Rione San Paolo e il presidente Pier Francesco Perazzolo, desiderano ringraziare l'Amministrazione Comunale di Ferrara per la cortese concessione dello spazio teatrale.

 

Martedì, 21 Giugno 2016 14:07

Piazza Ariostea e i quattro palii

Tratta dal post di Patrizio Benini
 
Ci auguriamo possano definitivamente considerarsi chiuse le polemiche che durante questo mese di maltempo hanno costretto gli organizzatori del Palio a rimandare per ben tre volte la tanto attesa Corsa dei Cavalli. Vogliamo però lasciarvi alla lettura di questo significativo passo tratto dall’articolo “Le Piazze del Palio di Ferrara”, apparso due anni fa sul portale listonemag.it, che fa capire come la tanto amata Piazza Ariostea deve la sua originale connotazione proprio al Palio di Ferrara:
 
“Poi giunge inesorabile l’ultima domenica di maggio, la giornata predisposta alla conquista dei quattro palii: verde dedicato a San Paolo per la corsa delle putte, rosso di San Romano per la corsa dei putti, bianco dedicato a San Maurelio per la corsa delle asine ed infine giallo o dorato dedicato a San Giorgio per la corsa dei cavalli. Il fervore della gara ha come spazio d’espressione Piazza Ariostea, concepita nell’ambito dell’Addizione voluta da Ercole I d’Este nel 1494. L’ingegno di Biagio Rossetti progettò il Foro Ferrarese così che fosse circondato, come da manuale, in gran parte da palazzi Rossettiani dotati di portico. Piazza Ariostea non è però centrata sul decumano dello schema romano dell’Addizione Erculea, dunque non su corso Ercole I d’Este, ma risulta tangente al Cardo, La Giovecca: l’incrocio fra il cardo e il decumanus è riservato infatti al Quadrivio degli Angeli, ovvero l’insieme degli angoli di Palazzo dei Diamanti, Palazzo Prosperi-Sacrati e Palazzo Turchi di Bagno, i tre palazzi che vi si affacciano. La piazza così pensata, dunque, non era alimentata dalle arterie urbane principali e non riuscì mai a svolgere appieno la sua funzione di centro e di mercato per la quale era stata progettata dal Rossetti; anzi, il portico del Foro è rimasto incompleto e la piazza pare addirittura sovradimensionata rispetto al contesto urbanistico.
 
Tratta dal post di Patrizio BeniniNegli anni ’30, in una Piazza Ariostea rigorosamente pavimentata e sviluppatasi su di un unico livello, venne scavato il catino della piazza: proprio quando il Palio torna a vivere, nel 1933, la piazza fu trasformata sulla scia dello Square inglese. A Londra, il grande architetto Inigo Jones progettò il Covent Garden come Piazza pavimentata e porticata, con la funzione di centro e sede di un importantissimo mercato ispirandosi alla Piazza Ducale di Livorno, ed il Lincon Inn’s Fields come parco: sì, proprio come parco, infatti le città non presentano spazi verdi nel loro centro.
 
Il parallelo con Piazza Ariostea è chiaro: nata per essere una piazza pavimentata all’italiana e centro della nuova città Rinascimentale, è diventata un parco, arena del gareggiare in memoria dello straordinario Palio corso nel 1471 per festeggiare l’investitura a primo Duca di Ferrara del Marchese Borso d’Este. A pochi passi da qui, sul Cardo di Ercole Primo d’Este, si svolge il Corteo: la suggestiva sfilata in costume rinascimentale parte dalla Porta degli Angeli (ingiustamente detta Casa del Boia) e le centinaia di figuranti, disposti secondo schemi precisi dai coreografi, raggiungono il Castello Estense percorrendo a passo lento la via più bella d’Europa, l’antica via dei Piopponi conservata in modo sublime, coi suoi ciottoli e la sua luce fioca, in una magica atmosfera che prosegue fino negli spettacoli drammatizzati dai rioni e dai borghi, spettacolo conclusivo della serata a Piazza Castello.
 
E dunque, spettatori, quando la recita comincia, ancorate gli occhi al volteggiare delle bandiere, ai fantini ansimanti, agli orli dei costumi, ma pensate anche ai palazzi che vi circondano, ai ciottoli su cui poggiate i piedi, alle piazze in cui accorrete: secoli di storia non ne possono scalfire la meraviglia, non quando il progetto ha l’ambizione di trascendere il contingente. La Storia si adagerà sulle piazze, sui porticati, su ogni mattone con leggerezza, avvalorando la buon opera che vuole tendere al futuro, e lasciando il peso dell’incuria e del degrado per ciò che è stato costruito per costruire, non per restare. A questo millennio serve un nuovo criterio di realizzazione, studiamo le menti del passato e impariamo dalla nostra Cultura.”
 
Domenica, 09 Giugno 2013 00:00

Museo diocesano con le opere "chiuse"


La Nuova Ferrara del 09/06/2013  ed. Nazionale  p. 8
 

Ieri il primo sopralluogo a San Paolo dove sono custoditi autentici capolavori: occorreranno 6 milioni per il restauro

di Gian Pietro Zerbini Un grande museo diocesano composto con le innumerevoli opere di straordinaria bellezza attualmente custodite nelle tante chiese di Ferrara ancora chiuse per il terremoto. È l'idea annunciata da don Stefano Zanella, responsabile per i beni monumentali e l'edilizia di culto della diocesi di Ferrara-Comacchio, che potrebbe essere operativa a breve tempo. Il tutto confermato dopo il sopralluogo, il primo ufficiale dopo il sisma del maggio 2012 effettuato ieri mattina all'interno della chiesa di San Paolo, realizzato con alcuni esponenti dell'associazione culturale storica "Salinguerra II". È dentro quello che viene definito il Pantheon di Ferrara per le sepolture illustri, ci sono alcune delle opere più belle della pittura estense della seconda metà del cinquecento. «È un peccato - dichiara don Zanella - che questi capolavori dell'arte rimangano chiusi e non fruibili al grande pubblico. Solo qui a San Paolo c'è un patrimonio artistico inestimabile con opere pittoriche tra gli altri del Bastianino, dello Scarsellino, di Girolamo da Carpi, di Giacomo Parolini (pittore tardo seicento) e sculture di Luzzaschi, Cascella, Lollio. Sarebbe opportuno trasferire questi capolavori in una struttura accessibile al pubblico che potrebbe diventare una splendida pinacoteca con opere di pregio non solo di San Paolo ma anche delle tante altre chiese che sono costrette a rimanere chiuse perché inagibili». E questo luogo potrebbe essere il palazzo arcivescovile, in pieno centro e dotate anche di ampi saloni e stanze. La situazione di San Paolo è molto delicata. Dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina si è notata l'infiltrazione d'acqua nel pavimento e le parete, solitamente scure, che appaiono più chiare per effetto di una patina di muffa. Alcune statue sono presentano evidenti segni di deterioramento. «Complessivamente - dichiara don Zanella - il restauro di San Paolo verrà a costare 6 milioni di euro, poco meno di un milione per risanare le fessurazioni provocate dal terremoto e circa 5 milioni per una pulizia generale delle navate, dell'abside e del transetto. Ci vorranno anni prima di vedere nuovamente riaperta al culto questa bellissima chiesa e proprio per questo stiamo mettendo in cantiere il progetto del museo diocesano, che potrebbe essere un ulteriore attrattiva per i turisti in visita a Ferrara e alla ricerca di capolavori dell'arte». La chiesa di San Paolo era stata chiuso al culto nel 2006, sei anni prima del terremoto, per alcune infiltrazioni dal tetto. Ora i danni ovviamente si sono accentuati non solo per le scosse del sisma, ma anche perché la struttura, chiusa da 7 anni, avrebbe bisogna di aria e di vita.
Domenica, 09 Giugno 2013 00:00

Marchioni Campi è il presidente

Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 09/06/2013  ed. Nazionale  p. 7  

Eletto il responsabile ferrarese dei giovani di Confagricoltura

Cristian Marchioni Campi, 27 anni di Copparo è il nuovo Presidente dei giovani di Confagricoltura Ferrara. Marchioni subentra a Bianca Maria Giovannini che ha guidato Anga Ferrara negli ultimi tre anni. Marchioni conduce direttamente un'azienda di circa 28 ettari a Copparo e in minima parte a Comacchio, a vocazione frutticola e cerealicola. Sono stati nominati vice-presidenti Christoph Siller, conduttore di unità produttive nel Comune di Tresigallo e Massimiliano Franceschetti, conduttore di azienda agricola nel Comune di Voghiera. Entrano in Consiglio Michele Bellettato, Nicola Corradini, Guido Gilioli, Bianca Maria Giovannini, Barbara Grossi e Marco Lavezzi. «Condivido pienamente - ha detto il neo presidente - quanto affermato dal neoeletto presidente nazionale dei giovani di Confagricoltura Raffaele Maiorano, che nel corso di una recente audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha affermato l'urgenza di istituire un programma d'intervento scolastico nazionale, per la transazione scuola-lavoro e post-scuola, oltre a politiche finalizzate all'alternanza studio-lavoro, ovvero esperienze pratiche in azienda connesse alla didattica. L'Italia è infatti uno dei pochi paesi dell'Unione europea che non prevede tali pratiche, che dovrebbero essere propedeutiche per la scelta del percorso universitario e per l'inserimento in un settore professionalizzato come è quello dell'agricoltura odierna». «Voglio ringraziare Bianca Maria Giovannini - ha concluso Marchioni - per l'impegno profuso nei tre anni che ha trascorso alla guida di Anga Ferrara. Raccolgo il testimone, con la consapevolezza che occorre compiere ogni sforzo per rappresentare e tutelare le imprese agricole ferraresi condotte dai giovani. Sono il futuro del settore e del Paese». (a.t.)
Lunedì, 13 Maggio 2013 12:07

S. Giacomo-S. Luca: 4-3 come al mundial

Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 13/05/2013 , articolo di STEFANO LOLLI  ed. Ferrara  p. 3  

 

SBANDIERATORI MATCH APPASSIONANTE TRA I DUE BORGHI. E PER LE CORSE SAN PAOLO INGAGGIA IL PRIMO FANTINO STRANIERO

di STEFANO LOLLI FINISCE come allo stadio Azteca tra Italia e Germania: 4 a 3, al termine di un match altrettanto appassionante. San Giacomo e San Luca macinano successi nelle gare degli sbandieratori e dei musici, graziate dal maltempo e seguite in piazza Municipale da un pubblico folto ed entusiasta. A centrare la prima impresa, sabato sera, è stato San Luca. Nella prova d'apertura dei giochi, i rossoverdi hanno vinto la Grande Squadra, superando (di un'incollatura: 23,63 a 23,27) gli avversari storici di San Giacomo. Un'impresa frutto del rinnovamento nel dream team sanluchino - ben sei giovani lanciati nella squadra assoluta - ma anche del fatto di schierare ben 16 sbandieratori contro i 12 in campo per l'Aquila Bianca. Azzardo ed energia hanno pagato, e per il terzo gradino del podio San Giovanni ha sfruttato il carisma del suo campione emergente, Nicolò Chiodi. Per San Luca immediato il bis con la vittoria dei Musici (anche in questo caso davanti a San Giacomo; terzo Santo Spirito). Nel singolo, settima vittoria consecutiva dell'imbattibile Andrea Baraldi; il supercampione di San Giacomo non ha lasciato margini agli avversari, anche se rispetto al 2012 lo scarto con Nicolò Chiodi di San Giovanni si è lievemente ridotto (27,56 contro 24,97). Bella prova di Francesco Pilati di San Luca, capace di conquistare il terzo posto. UNA DELLE BANDIERE vincenti di Andrea Baraldi, è stata donata ad un rappresentante della parrocchia di San Benedetto per l'asta che si terrà il 29 maggio, a favore della ristrutturazione della chiesa di corso Porta Po. Ieri pomeriggio prime a scendere in lizza le Coppie: Andrea Baraldi e Giacomo Malagoli di San Giacomo, campioni nazionali in carica, hanno imposto la legge dei più forti. Inedito il fatto che a Baraldi, durante l'esibizione, sia caduta a terra una bandiera. Al secondo posto Francesco Pilati e Andrea Colosi di San Luca, meritatamente terzi Marcello Vezzelli e Alessandro Tortorici di Santa Maria in Vado. Gara conclusiva, quella della Piccola Squadra: nuovo successo per l'Aquila Bianca di San Giacomo, che ha prevalso nuovamente su San Luca con San Giovanni sul terzo gradino del podio. Con questa vittoria il Borgo gialloblu si è imposto anche nella Combinata, mentre San Luca ha ottenuto il primato nella Coreografica. ORA OCCHI e cuori sono già proiettati al Giuramento ed all'iscrizione dei campioni, in programma sabato prossimo in Castello. Al proposito, si completa il lotto dei fantini che si contenderanno la vittoria in piazza Ariostea; il Rione San Paolo ha ingaggiato, ed è un fatto storico per il Palio di Ferrara, un fantino straniero. Si tratta dell'albanese Adrian Topalli, che però vive a Fucecchio e che proprio in Toscana si sta conquistando spazio e fama nei cosiddetti 'paliotti' di provincia. Di recente ha vinto a Bomarzo, l'anno scorso ha provato anche a Siena ed ora correrà a Ferrara con l'ambizione di entrare in piazza Ariostea ed uscire dritto in piazza del Campo.

Lunedì, 22 Aprile 2013 00:00

Uno stregatissimo omaggio al Duca

Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 22/04/2013  ed. Nazionale  p. 11  

Il corteo del rione di San Paolo verso il Castello Estense dove si è svolto il tradizionale Omaggio al Duca (nella foto), è stato aperto dalla marcia trionfale dell'Aida suonata dalle chiarine del gruppo proveniente da Bibbiena (Arezzo), ospite della contrada ferrarese. Un lungo corteo che nonostante la pioggia non ha rinunciato alla storica manifestazione per la gioia dei numerosi turisti. La performance si è aperta con il ballo Verzeppe di Domenico da Piacenza e con Colinetto una coreografia creata sul tenor o voce dominante e la danza francese Branle des chevaux. Molto applaudita è stata poi l'esibizione di Alexix, 9 anni, promettente sbandieratore, che ha preceduto quella degli sbandieratori esperti per i quali è proseguito l'applauso. Il tema dell'Omaggio che ha rappresentato un'anticipazione della serata dell'iscrizione delle contrade al Palio, ha visto come protagonista l'inquisitore di Ferrara Frate Tommaso della chiesa di San Domenico che ha letto un lungo invito ai cittadini, metà in volgare e metà in latino, di denunciare chi fosse sospetto di eresia e anche chi fosse accusato di praticare la stregoneria. (m.g.)
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 22/04/2013  ed. Ferrara  p. 4  

PROSEGUONO gli appuntamenti dell'Omaggio al duca (foto). I colori bianconeri del rione San Paolo, sono stati protagonisti ieri mattina nel cortile del Castello Estense. Presenti gli sbandieratori di Bibbiena, città nella quale lo scorso anno si è tenuta la rassegna "L'arte di maneggiar l'insegna" e alla quale il Rione San Paolo ha partecipato, presentando la Grande Squadra. Il tutto è stato accompagnato dalle evoluzioni degli sbandieratori ferraresi e dal suono del gruppo musici.
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 05/03/2013  ed. Ferrara  p. 6  

 

PALIO SUCCESSO DEGLI ESTENSI AL TORNEO INDOOR

HANNO volato in alto le bandiere ferraresi che hanno partecipato lo scorso fine settimana all'IX Torneo indoor Città di Volterra. Nelle gare del singolo il Borgo San Giovanni, con Chiodi si è aggiudicato il quarto posto, dietro all'Associazione Rioni di Copparo, Sestiere Porta Romana - Ascoli Piceno e Principi d'Acaja - Fossano. La Contrada San Luca, con Pilati, si è invece fermata al settimo posto. NEL doppio hanno centrato il primo posto in classifica Baraldi e Malagoli (della Contrada San Giacomo) per l'Ente Palio della Città di Ferrara, mentre la coppia Chiodi - Ramari di San Giovanni si è classificata terza, con alle spalle al quarto posto il borgo San Luca con Colosi - Pilati. Nella Piccola Squadra San Luca ha ottenuto il gradino più alto del podio, seguita dall'Ente Palio della Città di Ferrara con la squadra di San Giacomo. Al sesto posto troviamo San Giorgio, che pure ha gareggiato per l'Ente Palio. Plauso dai dirigenti dell'Ente Palio ai ragazzi di Ferrara che con passione e dedizione onorano sempre i colori delle contrade e dell'Ente Palio stesso.

Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 04/03/2013 , articolo di STEFANO LOLLI  ed. Ferrara  p. 2  

Mons. Luigi Negri si è insediato

Di STEFANO LOLLI «DA OGGI INIZIA una pagina nuova nella mia vita...». Sono le 14,58 quando l'auto che porta a Ferrara il nuovo arcivescovo Luigi Negri si ferma subito dopo il casello dell'autostrada; il successore di mons. Rabitti si guarda attorno, abbraccia i parroci giunti a dargli il benvenuto sul primo metro in terra estense. Rivolge gli occhi a terra, si inginocchia, benedice i presenti, e presagendo la domanda che chiunque vorrebbe porgergli, promette di essere «testimone credibile della presenza di Cristo, generatore e rigeneratore di questa Chiesa, per renderla più adatta al compito che il Papa ci ha affidato». INIZIA COSI' la 'missione' di mons. Luigi Negri a Ferrara; rapidamente il corteo si trasferisce a San Giorgio. Sul piazzale gli sbandieratori, le autorità, tanta gente da cui parte il primo applauso; la basilica, invece, è gremita di giovani. In quattro salgono sul podio a rivolgergli il saluto; il primo scambio simpatico è rappresentato dal dono di un manifesto coi messaggi dei ragazzi su foglietti di carta. «E' il nostro Twitter, non lo potrà cancellare facilmente!», sorridono gli scout porgendogli il poster. Altri due giovani (Federico Turrini e Anna Fabrizi) gli rivolgono domande; Anna in particolare chiede «come ci si può innamorare senza che il sentimento sfoci nella noia». Le risposte di mons. Negri sono stringate («ma ora ci ritroveremo spesso», promette), non mancano però riferimenti curiosi. Promettendo di mettere nell'impegno pastorale «giovanile baldanza» evoca... Gigliola Cinquetti: «Ero arrivato in una fase della mia vita in cui si dice Non ho l'età, come in quella canzone - sorride aggiustandosi gli occhiali -, ma sono stato chiamato a un compito importante». Sull'amore, cita Sant'Agostino ma anche lo Shakespeare di Romeo e Giulietta: «L'innamoramento è esperienza necessariamente religiosa, oppure diventa pura possessività...». L'APPLAUSO dei ragazzi scioglie l'emozione da cui mons. Negri sembra pervaso: «Pregate per me, mi raccomando», dice uscendo da San Giorgio. Sul palco, i saluti col sindaco Tiziano Tagliani, il prefetto Provvidenza Raimondo, e in rappresentanza della Provincia l'assessore Caterina Ferri («ma lei è giovanissima!», sorride il neo arcivescovo). Poi una foto con gli sbandieratori: «Lo dirò al vescovo di Siena che il 'nostro' Palio è più bello», ride risalendo sull'auto - condotta dai gentiluomini del Papa Teodorico Nanni e Alfredo Santini - che in corteo lo porta in Curia. Alle 17 il solenne insediamento, seguito da una folla record; dalle 19 porte aperte a palazzo Arcivescovile, per il saluto delle autorità e di un migliaio di ferraresi comuni. Alle 20,45 l'arcivescovo si congeda, non prima di aver sorseggiato un bicchiere d'aranciata e gustato una fetta di mortadella: «Iniziamo bene - scherza -, anzi benissimo».
Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 04/03/2013  ed. Nazionale  p. 8  

La significativa presenza di rappresentanti della contrada di San Giorgio davanti alla basilica e poi di tutte le contrade davanti al duomo hanno permesso all'arcivescovo Negri di fare una battuta campanilistica sul palio di Ferrara e al fascino di questa manifestazione storica. «Vedendo la bravura di questi sbandieratori - ha detto - la bellezza dei colori dei vestiti e della bandiere, vorrà dire che quando incontrerò il vescovo di Sieno gli dirò che il palio di Ferrara non ha niente da invidiare al suo».
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