Rassegna Stampa

Rassegna Stampa (67)

Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 02/03/2013  ed. Ferrara  p. 10  

CON l'approssimarsi della primavera ricominciano le manifestazioni legate alla tradizione del Palio. Quello di Ferrara è il Palio più antico del mondo. Tutti quelli che amano la Storia e la scoperta delle consuetidini antiche sono invitati alle attività che culmineranno nelle gare per l'assegnazione dei Palii che si corrono nell'ultima domenica di maggio. È la Storia stessa che consegna al Palio di Ferrara il primato di essere il più antico del mondo: nel 1259, infatti, per festeggiare Azzo VII 'Novello d'Este', marchese della città, vittorioso su Ezzelino da Romano a Cassano d'Adda, si corse il primo Palio della storia di Ferrara. Nel 1279 - 20 anni più tardi - fu deciso di inserire il Palio fra le attività ufficiali della comunità, dettandone le regole negli Statuti della città. Le corse si disputarono fino al 1600. Le gare ripresero solo nel 1933 e, con la pausa legata alle guerre, hanno animato la vita della città sino ad oggi. L'EDIZIONE 'moderna' del Palio si corre stabilmente l'ultima domenica di maggio, in memoria della straordinaria edizione del 1471, per festeggiare l'allora Marchese Borso d'Este allorché ricevette da Papa Paolo II l'investitura a primo Duca di Ferrara. Proprio al Duca Borso e alla sua Corte sono dedicate la manifestazioni rievocative che allietano le domeniche di primavera a Ferrara. Da marzo a maggio, infatti, le otto Contrade di Ferrara si alternano ogni domenica nel cortile del Castello Estense per offrire ai nobili di Casa d'Este gli Omaggi al Duca, spettacoli inediti ed originali di arte, teatro, spettacolo e ricerca storica. Si iniziarà da domenica 10 marzo alle 11.30 con il borgo San Giovanni e si chiuderà con il rione Santo Spirito mercoledì 1 maggio.
Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 03/03/2013  ed. Nazionale  p. 13  

Arriva al casello di Ferrara Sud alle 15, poi trasferimento a S. Giorgio e in Duomo La diocesi gli ha regalato l'arredamento di una stanza del palazzo vescovile

Manca solo la sicurezza di avere una giornata con il sole e poi tutto è pronto per ricevere oggi il nuovo arcivescovo mons Luigi Negri. Il cerimoniere don Marco Bezzi, il vice e segretario del Comitato d'accoglienza Emanuele Pirani e tutto lo staff organizzativo hanno messo a punto ogni particolare dei tre importanti momenti che caratterizzeranno l'arrivo del prelato : il primo saluto al casello di Ferrara Sud intorno alle 15, la sosta alla basilica di san Giorgio alle 15.15 ed infine alle 17 in Cattedrale per la celebrazione solenne della Santa Messa. Spetterà al delegato ad omnia monsignor Antonio Grandini dare il "Benvenuto" al vescovo insieme ai parroci della zona don Marino Vincenzi di S. Martino e don Umberto Poli di Chiesuol del Fosso; qui dopo un breve momento di preghiera, di benedizione e del bacio della "terra che gli è stata affidata" l'arcivescovo scortato dalla polizia stradale, municipale e dalla Digos si dirigerà a S. Giorgio per essere accolto dal sindaco, dal prefetto, dalla presidente della Provincia e da altre autorità civili e militari mentre gli sbandieratori e le chiarine della contrada faranno da cornice. Sul sagrato di quello che fu originariamente il primo duomo di Ferrara è stato preparato il palco sul quale salirà per il momento istituzionale, dopo essere entrato in chiesa, salutato il padre Giacomo Ferrari ed i suoi confratelli, pregato sulle reliquie di San Maurelio ed incontrati i giovani. La partenza per la Cattedrale è prevista intorno alle 16.20; si formerà un piccolo corteo di automobili che si dirigerà in piazzetta Savonarola da dove le autorità raggiungeranno a piedi il duomo mentre monsignor Negri con il suo seguito religioso formato da cardinali, vescovi, sacerdoti ed una delegazione proveniente da S. Marino entrerà nel cortile del Palazzo Arcivescovile per poi salire nella cappella privata ed indossare i sacri paramenti. Intorno alle 16.45 scenderà, si formerà una processione che dall'episcopio si dirigerà alla Cattedrale percorrendo corso Martiri della Libertà addobbata a festa. Le chiarine dell'Ente Palio annunceranno con le loro note squillanti l'ingresso dell'arcivescovo in chiesa suddivisa in settori e naturalmente davanti ci saranno le autorità. La cerimonia terminerà intorno alle 19, ma sarà ripresa da diversi schermi posizionati sia all'interno che all'esterno; quindi si formerà di nuovo la processione verso l'episcopio dove si congederà dalle autorità. Come è consuetudine l'alloggio dell'arcivescovo è stato completamente imbiancato e come regalo di benvenuto la Diocesi lo ha arredato, mentre a monsignor Paolo Rabitti che si ritirerà nella casa dei nonni nel Reggiano sarà donato il Libro Pontificale dove sono raccolte tutte le sue meditazioni. Margherita Goberti
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 28/02/2013 , articolo di STEFANO LOLLI  ed. Ferrara  p. 4  

Alle 15 l'arrivo al casello di Ferrara Sud, poi prima tappa a San Giorgio

di STEFANO LOLLI INCURANTE della pioggia, Luigi sale la scaletta e issa sul portale del Duomo lo stemma con il motto Tu fortitude Mea. «E' quello del nuovo vescovo - spiega il pensionato, sorridendo dall'alto dei pioli -; l'altro, quello del Papa, verrò a cambiarlo prima di Pasqua». Di fatto mons. Luigi Negri, da ieri mattina alle 8, ha già messo il proprio sigillo sulla Chiesa di Ferrara. L'ingresso ufficiale e solenne è invece in programma domenica: prima tappa alle 15 al casello di Ferrara Sud. Qui mons. Negri sarà accolto dai parroci di San Martino e Chiesuol del Fosso mons. Marino Vincenzi e mons. Umberto Poli, e simbolicamente bacerà la terra della sua nuova missione pastorale. Quindi cortei e cerimonie, a San Giorgio e quindi in Duomo attraversando anche corso Giovecca e corso Martiri della Libertà. «Metteremo le transenne in prossimità della Curia, ci aspettiamo tanta gente» spiega mons. Antonio Grandini, che fungerà da delegato ad omnia (traduzione semplice: è responsabile di tutta l'organizzazione). LO STEMMA è dunque al suo posto, il segretario già scelto: arriverà da San Marino assieme all'arcivescovo, è il seminarista Enrico D'Urso di cui il successore di mons. Paolo Rabitti ha assoluta fiducia. Così come nell'appartamento appena ritinteggiato in Diocesi saranno al lavoro le Memores, appartenenti ad un'associazione di laicato cattolico (Memores Domini) che aderiscono a Comunione e Liberazione e fanno voto di dedizione totale a Dio vivendo nel mondo. Già l'arcivescovo Carlo Caffarra, durante la sua presenza a Ferrara, aveva avuto queste collaboratrici. Queste saranno le prime novità visibili, ma tante se ne annunciano per la Curia estense e, forse, per la città. Studioso, saggista, ma anche figura di spicco nel campo universitario, mons. Negri è atteso già nei primi interventi di domenica (parlerà a San Giorgio e naturalmente nell'omelia in Duomo) a dare un segnale della sua personalità forte. Nella Chiesa e nel tempo. Si annuncia dunque una giornata storica per la Diocesi, ed attualissima anche per l'imminente avvio del Conclave, cui mons. Negri ('semplice' arcivescovo e non ancora cardinale) evidentemente non parteciperà. Ma al quale chiamerà subito i ferraresi ad indirizzare occhi, cuori e preghiere.
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 28/02/2013  ed. Ferrara  p. 4  

CINQUE ore scandite da un protocollo collaudato (lo stesso predisposto nel novembre 2004 per l'insediamento di mons. Paolo Rabitti): ma accanto alle cerimonie ufficiali, per l'arrivo del nuovo arcivescovo Luigi Negri si preparano anche omaggi colorati e saporiti. L'associazione della Sagra della Salama di Vigarano, ad esempio, allestirà un piccolo buffet (con vin brulè e assaggi di 'salamina') nel porticato del Palazzo Arcivescovile. Gli sbandieratori del Palio faranno invece garrire i propri stendardi per salutare l'arrivo dell'arcivescovo. Che sarà accolto dal sindaco Tiziano Tagliani, dal prefetto Provvidenza Raimondo e dal generale Mirco Zuliani nel piazzale della basilica di San Giorgio alle 15,15. Un momento di raccoglimento e preghiera sulla cappella di San Maurelio (primo vescovo di Ferrara), il saluto con i giovani della Diocesi ed un rapido scambio di saluti con le autorità. Poi corteo attraverso corso Giovecca: «Esponete drappi di saluto alle finestre», si raccomanda mons. Grandini. Alle 16,30 l'arrivo in Arcivescovado, alle 17 l'inizio della funzione in Duomo. Che sarà trasmessa anche su un maxi schermo allestito in piazza Trento e Trieste.
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 21/02/2013  ed. Ferrara  p. 8  

LA FEDERAZIONE italiana sbandieratori, allo scopo di incentivare ed incoraggiare la ricerca artistica e la conoscenza delle tradizioni e della cultura dell'arte del maneggiar l'insegna, bandisce il 2°concorso per bozzetti finalizzato alla realizzazione del palio che andrà in premio al Gruppo Campione d'Italia di combinata nella Tenzone Aurea che si terrà ad Ascoli Piceno in settembre. La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta a tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni. Info: www.fisb.net, oppure Marco Malossi (349 7563346) o Massimo Massetti (347 7502538).
Mercoledì, 27 Febbraio 2013 00:00

Un lungo abbraccio per l'amico Massimo

Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 27/02/2013  ed. Nazionale  p. 20  

Chiesa di Pontegradella gremita per l'ultimo saluto a "Maci" Malaguti: «Un esempio di umanità per chi gli stava vicino»

di Davide Bonesi Una folla. D'altronde era immaginabile. La chiesa di Pontegradella non poteva contenere i tanti che hanno avuto la fortuna di conoscere "Maci". Due mondi si sono dati appuntamento per l'ultimo saluto, quello del calcio e quello del Palio. Perché queste due passioni erano la vita di Massimo Malaguti, che ci ha lasciato ad appena 56 anni dopo due anni di malattia. Una vita, parole sue citate dall'amico Gabriele Mantovani, "piena di belle cose e tante soddisfazioni". Perché "Maci" era questo, capace di vedere soltanto il lato migliore delle cose, sempre con il sorriso sulla faccia ed una grandissima umanità. Si diceva una folla: chiesa piena, così come era pieno l'ampio piazzale antistante. I santini sono terminati ben presti ed il libro delle firme non sarà più utilizzabile per altre cerimonie, visto il numero di persone che hanno voluto testimoniare la propria presenza. Impossibile elencare tutti i presenti. Il calcio era rappresentato da ex calciatori, dirigenti e allenatori di gran parte delle società ferraresi. Poi c'erano loro, i suoi "ragazzi", di tutte le classi, perché in vent'anni di carriera di istruttore (come sottolineato da Paolino Marchesini) ha "insegnato" a tantissimi aspiranti giocatori. E, come ha detto Marchesini alla fine della cerimonia funebre, "se non avrai cresciuto campioni, di certo hai aiutato tante famiglie a crescere dei bravi ragazzi". Poi l'altro mondo di "Maci", il Palio, con tutti i gonfaloni delle contrade all'interno della chiesa, numerosi contradaioli e Santo Spirito (il rione di Massimo) al gran completo, con le bandiere chiuse e sfoderate al passaggio della bara. Presenti pure il presidente dell'Ente Palio, Giambaldo Perugini, e l'assessore Aldo Modonesi. Addirittura è intervenuto uno sbandieratore di Padova, arrivato appositamente per rendere omaggio ad un caro amico. Durante l'omelia il parroco, don Giacomo, ha sottolineato alcuni tratti caratteristici di Massimo: «L'avevo conosciuto di recente, ma tanto mi è bastato per capirlo. Aveva sempre il sorriso e trasmetteva grande forza a chiunque parlasse con lui, nonostante la malattia. Mi sono domandato cos'aveva nel cuore Massimo, la risposta è sicuramente una grande fede. E con chiunque ho parlato di lui la parola più utilizzata per descriverlo era umanità. Caro "Maci", la tua società era la Dribbling, ti auguriamo di fare quest'ultimo dribbling per varcare le porte della vita ultraterrena». Al termine della cerimonia funebre il primo lungo applauso. A cui sono seguiti gli altri per i toccanti ricordi di Marchesini, presidente della Dribbling affiancato dai piccoli calciatori, e "Mandula" Mantovani, massaro del rione Santo Spirito. Quest'ultimo ha letto anche alcuni messaggi di giovani amici di "Maci" ed alcuni recenti scritti dallo stesso Massimo. In uno di questi, oltre ad accennare la malattia, si diceva felice per il figlio Andrea che aveva trovato un lavoro e vinto una gara di sbandieratori. Aveva scritto ancora ad inizio febbraio, quando il destino per lui era ormai deciso: ma la forza per sorridere per la moglie Silvia e gli amici c'era ancora... ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Giovedì, 28 Febbraio 2013 00:00

Benvenuto corale per il nuovo vescovo

Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 28/02/2013  ed. Nazionale  p. 17  

Domenica l'ingresso di monsignor Luigi Negri con il tradizionale bacio del suolo al casello autostradale di Ferrara Sud

Queste le principali personalità che parteciperanno alla cerimonia di insediamento del nuovo vescovo: Marcello Pera, ex presidente del Senatto, Guzman Carriquiry, segretario Pontificia Commissione per l'America Latina; Elena Ugolini, sottosegretario d Stato alla Pubblica Istruzione, Pasquale Nappi, rettore Università di Ferrara, Monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, Mons. Giuseppe Sciacca segretario Governatorato Santa Sede. Mons. Douglas Regattieri, vescovo di Cesena, Stefano e Vera Zamagni Evandro Botto (Cattolica di Milano), Thomas Hong-soon Han, ambasciatore Corea del Sud presso Santa Sede, Pasquale Valentini, segretario Affari Esteri Rsm. Marco Arzilli, segretario Industria Rsm, i giornalisti Giorgio Paolucci e Luigi Geninazzi (Avvenire), Rodolfo Casadei (Tempi), Franco Bechis (Libero), Antonio Manzo (Il Mattino), Antonio Quaglio (Il Sole 24 ore)Tutto è pronto per ricevere domenica 3 marzo l'arcivescovo Luigi Negri. Il programma - come hanno annunciato ieri il vicario generale Antonio Grandini, don Massimo Manservigi ed Emanuele Pirani - si rifà alla cerimonia di accoglienza già riservata a monsignor Rabitti e che vide il primo momento d'incontro al casello Ferrara Sud. Qui intorno alle 15 in uno spazio apposito l'arcivescovo Negri bacerà la terra della sua Diocesi, sarà salutato dal vicario, dai parroci don Marino Vincenzi e don Umberto Poli, poi il corteo delle auto scortato da polizia stradale, municipale e Digos si recherà alla basilica di San Giorgio. Sul piazzale in una scenografia creata dagli sbandieratori e dalle chiarine della Contrada lo accoglieranno il sindaco Tiziano Tagliani , il prefetto Provvidenza Raimondo, il generale del Coa Ziuliani. La sosta alla storica Basilica è una tappa doverosa in quanto questa fu la prima cattedrale di Ferrara e conserva le reliquie di San Maurelio (protettore con S. Giorgio della città), accanto alle quali si fermerà in preghiera dopo aver ricevuto i saluti dell'Abate Generale della Congregazione di S.Maria di Monte Oliveto e dai monaci; infine il saluto dei giovani che gli faranno alcune domande. L'incontro con le autorità religiose, militari e civili tra cui vi saranno molti sindaci della Provincia si svolgerà subito dopo sul palco posizionato sul sagrato dove si terranno i discorsi ufficiali. Da San Giorgio per l'Episcopio si partirà ricomponendo il breve corteo di auto, intorno alle 16,20 per giungere in piazza Savonarola; da qui le autorità procederanno a piedi verso la Cattedrale, mentre l'arcivescovo e il suo seguito (cardinali, vescovi e sacerdoti) entreranno nel cortile del Palazzo Arcivescovile fra bandiere bianche e gialle, tricolori, dell'UE, del Comune e della Provincia e come è consuetudine nelle grandi manifestazioni, con i palazzi di Corso Martiri addobbati a festa, per essere accolti da una delegazione proveniente da S. Marino e da amici; quindi l'arcivescovo salirà nella cappella privata per indossare i sacri paramenti e così faranno i religiosi per poi scendere dallo scalone e dirigersi in Duomo accompagnati dal suono delle chiarine. Saranno le 17 quando inizierà la celebrazione della messa che terminerà intorno alle 19; si ritornerà infine a Palazzo Arcivescovile per un saluto alle autorità. Tutto il percorso e i momenti più significativi saranno ripresi da Telestense, ma anche da Rai Tre regionale e dalla Tv di San Marino che sottolineerà la insolita alternanza di due vescovi dalle due Diocesi; per chi non riuscirà a seguire le fasi della cerimonia in chiesa sono previsti diversi monitor sia all'interno che all'esterno . L'arcivescovo Luigi Negri sarà accompagnato dal segretario Enrico D'Urso, un seminarista prossimo all'ordinazione sacerdotale e in arcivescovado si avvarrà della presenza delle storiche "Memores". Margherita Goberti
Articolo tratto da: Telestense del 28/02/2013    

27 feb 2013 Una preghiera e il bacio della terra estense al casello autostradale di Ferrara Sud. Così monsignor Luigi Negri saluterà la città, nel corso della cerimonia di insediamento che si terrà domenica tre marzo. Alle 15 monsignor Negri, che arriva da San Marino, entrerà in città. La prima tappa è la basilica di San Giorgio, la prima cattedrale di questo territorio. Qui lo accoglierà un picchietto d'onore dell'Aeronautica militare con a fianco il generale del Coac 5, Mirco Zuliani che farà gli onori militari. Poi il saluto del primo cittadino di Ferrara, il sindaco Tiziano Tagliani al quale farà da contorno la musica e l'atmosfera rinascimentale della del palio con la contrada di San Giorgio. Qui monsignor Negri incontrerà anche una delegazione di giovani e si fermerà in preghiera davanti all'urna del vescovo storico di Ferrara, San Muarelio. Lasciata la vecchia cattedrale, a seguito di un corteo di trasferimento, il nuovo vescovo raggiungerà il palazzo della curia dove si dirigerà per preparasi alla cerimonia di insediamento che si terrà dalle 17 nel duomo della città alla presenza di alcuni vescovi provenienti da diverse province d'Italia ed altre autorità locali internazionali. Con il rito dell'intronizzazione, monsignor Negri sarà ufficialmente nominato arcivescovo di Ferrara e Comacchio, carica che dovrebbe mantenere per diversi anni. All'interno del Duomo verranno posizionati dei monitor per consentire anche alle ultime file la visione completa della cerimonia. All'esterno invece, un maxischermo di quattro metri per tre consentirà di assistere alla cerimonia anche dal listone di Trento e Trieste. L'intero evento sarà seguito anche da Telestense a partire dalle 15. Alcune finestre all'interno della tTrasmissione Domenica con Te consentiranno di seguire i momenti salienti della cerimonia e a partire dalle 17 ci sarà la diretta della Santa Messa.
Articolo tratto da: La Nuova Ferrara del 25/02/2013  ed. Nazionale  p. 11  

La città di Ferrara e le contrade del Palio rinnovano l'appuntamento con gli eventi speciali che scandiscono le settimane d'attesa per le Corse del Palio di Ferrara, in programma per l'ultima domenica di maggio. Dal 10 marzo, dunque, Borghi e Rioni renderanno come consuetudine omaggio al Duca d'Este e alla Corte Ducale nella splendida cornice del cortile del Castello Estense. Come consuetudine, ogni Contrada proporrà al Duca uno spettacolo inedito ed originale, nel quale verrà raccontato da centinaia di figuranti in costume un aspetto o un aneddoto particolare della vita e della cultura del ducato d'Este in epoca rinascimentale. Sarà dunque un'occasione unica per entrare in contatto con la vera essenza del Palio di Ferrara e della sua tradizione, fatta di arte, teatro, spettacolo e ricerca storica. Ecco il calendario degli Omaggi al Duca (orario d'inizio alle ore 11.30). Domenica 10 marzo (Borgo San Giovanni), domenica 17 marzo (Borgo San Giorgio), lunedì 1 aprile (Borgo San Giacomo), domenica 7 aprile (Rione Santa Maria in Vado), domenica 14 aprile (Rione San Benedetto), domenica 21 aprile (Rione San Paolo), domenica 28 aprile (Borgo San Luca), mercoledì 1 maggio (Rione Santo Spirito).
Articolo tratto da: QN - Il Resto del Carlino del 17/02/2013  ed. Ferrara  p. 8  

CHISSA' se Giambaldo Perugini, come Mario Monti, sarà un presidente 'tecnico'. Di sicuro il successore di Vainer Merighi ha ereditato una situazione critica, e qualcuno sussurra addirittura drammatica, sotto il profilo di conti e bilanci. Non è solo un problema di Ferrara: a Siena, scossa dallo scandalo Monte Paschi, sono stati tagliati drasticamente i contributi alle Contrade e per l'ingaggio di fantini e cavalli si annunciano forti economie. A Ferrara l'emergenza non è meno seria; il Comune ha confermato il proprio finanziamento, ma sul fronte delle spese e delle fatture da saldare le cifre lievitano. Così, se l'edizione 2012 fu spostata a giugno e ribattezzata 'Palio Solidale' per l'emergenza sisma, quest'anno si teme un'altra scossa. Quella economica. E tutti gli attori, ad iniziare da Borghi e Rioni, sono allertati. Perché il rischio, come si dice in economia ed in politica, è quello del... default. s. l.
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